Il tema della relazionalità sta dimostrandosi molto più decisivo di quanto apparisse agli albori del post-moderno. Grazie soprattutto all’apporto di Pierpaolo Donati, si va capendo che si tratta di una vera rivoluzione culturale, piena di promesse per la civiltà e anche per la vita cristiana. Temi come l’amore, la libertà, l’emotività, le relazioni sociali, il lavoro, la famiglia, la storia umana, la responsabilità, ecc., acquistano un nuovo spessore. La relazione è emergente rispetto ai soggetti coinvolti; è un bene superiore, che diventa il vero bene dei soggetti, che di per sé, come persone umane, rimangono emergenti rispetto alla relazione stessa, essendo la persona unica e inalienabile, ma definiti e realizzati solo dalla relazione. Del resto la persona, ormai è chiaro, è unicità in relazione; libertà in comunione, dove la comunione è sostanziale e non accidentale come voleva la metafisica classica. La comunione, l’amore, definisce la persona tanto come la “aseità” che la rende unica, un vero assoluto, rispetto a tutto il mondo creato.
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